Non so che lavoro voglio fare davvero: questo è il mio enorme problema. Ho diverse idee, alcune cose che mi piacciono ma la maggior parte di queste non ha niente a che fare con quello che ho studiato e fatto fino ad oggi. Vorrei cambiare lavoro perché quello che sto facendo non mi realizza e non mi soddisfa minimamente. Ma non so da dove cominciare e soprattutto non so cosa voglio dalla vita.
Non so quante volte mi sono sentita ripetere questo discorso. Persone insoddisfatte del proprio percorso lavorativo e professionale, in preda a dubbi esistenziali sul cosa fare della propria vita.
Ad alcuni succede al momento di scegliere l’università, ad altri dopo la laurea, con l’indecisione sul e adesso come capisco cosa posso fare nella vita. In alcuni casi il momento di crisi arriva in corrispondenza di momenti difficili della vita: alla fine di una relazione o di fronte alla perdita di una persona cara o di una malattia. Oppure, più tragicamente, è il pensiero fisso che fai ogni mattina quando ti devi alzare per fare un lavoro che odi.
Quale che sia la tua situazione, se anche tu sei arrivato al punto di dire così non posso più andare avanti, devo cambiare ma cosa faccio della mia vita, allora continua a leggere.
Leggi anche: Come capire se è il lavoro giusto per me: 7 elementi da valutare per fare la scelta giusta
Io sono stata un’esperta mondiale del non so cosa fare della mia vita per potermi sentire realizzata e non dovermi trascinare insoddisfatta come un’anima in pena. Laureata in ingegneria-ma-volevo-fare-altro non avevo però la minima idea di cosa avrei potuto fare altrimenti. Avevo delle passioni ma sembrava che nessuna di quelle potesse permettermi di guadagnarmi il pane, non si dice avere successo.
Per anni ho vissuto senza riuscire a capire cosa fare della mia vita. Per anni mi sono vergognata di non amare il lavoro ben retribuito per cui avevo fatto tanti sforzi e tanti sacrifici. Per anni ho tenuto nascosto al mondo il mio imbarazzante segreto: passavo ogni minuto del mio tempo libero a cercare qualcos’altro da fare e che mi potesse dare la sensazione di vivere una vita che avesse senso, anziché una sequenza di impegni e di doveri.
Oggi, parecchi anni e parecchi tentativi dopo ho le idee molto chiare sul da farsi, tant’è che ci ho scritto sopra un libro su questo argomento. (Per inciso, se ancora non l’hai visto, lo trovi qui www.unlavorochevale.it)
Proprio per il fatto che so bene quante e quali fatiche mi sono volute per uscire dal grigio limbo di non so che lavoro voglio fare d’altro, ho deciso di raccogliere in questo post alcuni spunti che ti possono servire per schiarirti un pò le idee.
Non sapere che lavoro fare è un dramma, per questo motivo
Non c’è niente di peggio di fare un lavoro che non si ama e non sapere cosa si vuole né come capire cosa si vuole fare nella vita.
Non sapere cosa vuoi fare della tua vita non è uno scherzo. E’ doloroso essere senza direzione.
Ci sono tantissimi libri e corsi in giro in cui si dice che per vincere e avere successo devi ottenere ciò che vuoi e, quindi, ti promettono di mostrarti cosa dovresti fare per diventare un vincente.
Ma se uno non sa cosa vuole? Come fa a diventare un vincente, a raggiungere ciò che vuole se NON SA COSA VUOLE?
Ho impiegato molti anni per venire a capo di tutto questo. Sono stati anni decisamente complicati e spesso pieni di dolore e insoddisfazione. Anni in cui ho provato qualunque tipo di esperienza mi desse la promessa di aiutarmi a capire come scegliere cosa fare nella vita: dai ritiri spirituali su montagne sperdute, senza parlare per settimane ai corsi motivazionali all’americana a base di salti, balletti e yes-yes-yes-ce-la-posso-fare.
Ho letto ogni libro che nel titolo mi promettesse il segreto per come capire cosa si vuole nella vita e nel lavoro. Non posso dire che queste esperienze siano state inutili. Ma nessuna di queste mi ha aiutata a scovare lo scrigno del tesoro nascosto che tanto cercavo.
Come capire cosa si vuole
Se ancora non hai capito cosa fare nella vita, quanto meno quella lavorativa, per prima cosa lascia che ti rassicuri: sei in compagnia più di quanto tu creda.
Stando alle statistiche, secondo uno studio promosso da Espresso Communication per Sodexo, il 72% delle donne e il 64% degli uomini ha dichiarato di essere demotivato e insoddisfatto del proprio lavoro. Tra di loro la maggior parte ha un titolo di studio medio-alto (71%) e un’età compresa tra i 31 e i 50 anni (79%), mentre la percentuale scende al 65% tra i 18 e i 30 anni e al 59% tra gli over 50.
Certamente il mal comune mezzo gaudio non è una soluzione. Ma so per esperienza che una delle cose che più tormenta chi si trova nel triste dilemma del che devo fare della mia vita, è la sensazione di essere tu il problema.
Finisci per convincerti che c’è qualcosa di sbagliato in te visto che non riesci nemmeno a capire cosa vorresti per la tua vita. C’è chi ha mille idee e indeciso continua a tuffarsi di fiore in fiore senza però combinare mai abbastanza dal punto di vista economico. C’è chi non ha proprio nessuna idea, paralizzato in una nebbia senza la forza di tirarsene fuori.
Per le possibilità che ci dà un post di blog voglio darti degli spunti su cui riflettere e con cui mettere a punto la ricerca della tua vera passione.
- La “passione” proviene dall’autenticità, e ti permette di sentire che, con le tue decisioni, stai onorando te stesso anziché provare a essere o a soddisfare qualcun altro.
- I tuoi valori sono l’essenza delle tue credenze. La ricerca ha dimostrato che quando non vivi in accordo con i tuoi valori, rischi di sentirti infelice e demotivato. Tendi inoltre a procrastinare di più perché non consideri appaganti le attività che svolgi. Se non ti fermi mai a rifletterci su o se dai sempre la priorità ai bisogni e ai desideri altrui, potresti far fatica a scoprire quali sono i tuoi valori nella vita. Prenditi il tempo necessario a esaminare le tue esperienze passate e pensa alle cose che ti hanno fatto sentire soddisfatto della tua vita.
- Ripensa alle occasioni in cui ti sei sentito più felice. Che cosa stavi facendo? Con chi eri? Secondo te perché quel dato evento o quella data situazione hanno contribuito a renderti felice? Che cosa puoi fare per portare quello stesso sentimento anche in altre aree della tua vita?
- Pensa alle volte in cui ti sei sentito appagato e soddisfatto. Quali bisogni o desideri avevi esaudito? Che cosa hai considerato particolarmente significativo riguardo a quell’esperienza? Quali ritieni che siano le motivazioni?
- Qual è quella cosa che hai sempre sognato di fare, ma che non hai mai realizzato?
- Che cosa sognavi di diventare o di fare quando eri un bambino?
- Di che cosa ti piace leggere o fantasticare?
Dopo aver formulato le risposte alle precedenti domande (e averne create delle altre se lo desideri), esamina i risultati. Che cosa sembra renderti felice e appagato? Che cosa non ti soddisfa come credevi?
- Potresti ricordare di esserti sentito molto soddisfatto nel riuscire a compiere qualcosa da solo. Ciò suggerisce dei possibili valori quali: indipendenza, autonomia e ambizione.
- Allo stesso modo potresti esserti sentito davvero appagato nell’essere in grado di esprimerti attraverso i tuoi lavori artistici. In questo caso tra i possibili valori suggeriti possiamo elencare: creatività, esplorazione e visione.
- Potresti anche esserti sentito felicissimo nel riuscire ad aiutare i tuoi bambini a fare i compiti o un vicino a prendersi cura del suo giardino. Ciò suggerisce dei valori come: supporto, comunità e aiutare la società.
Cosa voglio fare: uno strumento per fare chiarezza
Oltre a questi strumenti di autoindagine, esiste uno strumento specifico che si chiama Bilancio delle Competenze.
Come ben dicevano gli antichi greci, la base di tutto è il conoscere te stesso. Se vuoi sapere come capire cosa fare nella vita, la primissima cosa da fare in assoluto è approfondire al meglio la conoscenza di te stesso.
Ognuno di noi, considerato che convive con se stesso quotidianamente, è convinto di conoscersi perfettamente.
In effetti sappiamo tutto dei nostri difetti, delle nostre abitudini e dei nostri gusti più frequenti. Ma, come sperimenta chiunque scelga di mettersi alla prova con un percorso strutturato di autoindagine, sono tantissime le sfaccettature di noi stessi che sottostimiamo, dimentichiamo o non consideriamo punti di forza professionali quali invece sarebbero.
Ecco perché una delle fasi indispensabili in qualunque percorso strutturato di carriera è proprio la fase di analisi iniziale delle tue competenze. Il bilancio di competenze è lo strumento più comunemente diffuso – anche se non l’unico – per fare questa ricognizione.
Per approfondire ulteriormente come capire che lavoro fare leggi anche Come orientarsi nel mondo del lavoro.
Che fare nella vita quando hai le mani legate
Una parte molto delicata della questione cosa voglio fare nella vita è in realtà collegata agli impegni che abbiamo preso in passato con noi stessi o con altri.
Possono essere impegni e vincoli di tipo familiare, relazioni speciali, legami particolari che rendono difficile far pendere il piatto della bilancia nella direzione dei tuoi veri desideri. Non perché tu non sappia in realtà quali siano ma perché hai la sensazione che, se seguissi il tuo cuore, perderesti qualcos’altro di enorme valore.
Molto spesso però noi non siamo consapevoli di questi vincoli interni e finiamo per mettere tutto nello stesso calderone di disagio. Pensiamo che sia semplicemente il nostro lavoro o la nostra vita a non andare bene. Quando invece, se avessimo gli strumenti per analizzare il tutto più lucidamente, ci renderemmo conto che il problema non è cosa devo fare della mia vita quanto piuttosto il come faccio a prendere la scelta che vorrei senza ferire le persone che amo o perdere qualcos’altro di importante.
Finire nei circoli viziosi dei pensieri che si rincorrono stile vorrei-ma-non-posso è pericolosissimo: crei un vortice che risucchia continuamente le tue energie migliori.
Molto meglio prendere il toro per le corna e analizzare la situazione in modo lucido. Per la qual cosa, con ogni probabilità, avrai bisogno di un aiuto neutro ed esterno perché quando si è nell’occhio del ciclone è impossibile riuscire a prendere le distanze da tutto e valutare in modo oggettivo.
Ma quando riesci a fare questo, molto rapidamente puoi passare dal non so che fare della mia vita al so perfettamente cosa voglio fare e ho un piano per realizzarlo, nel rispetto dei miei sogni e desideri, oltre che di tutte le altre circostanze che ho attorno a me.
Come dice la splendida preghiera di Francesco d’Assisi, molto spesso il non so cosa fare è in realtà solo un problema di accettazione di alcune condizioni o la scoperta di alcuni conflitti che stanno rendendo nebbiosi i pensieri.
Ma come sempre, quando hai chiarezza e un piano d’azione, tutto riprende a fluire con facilità!
8 commenti su “Non so che lavoro fare…”
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