Come trovare il lavoro giusto per te: non è solo un dilemma da ragazzi freschi di laurea o di diploma. Più spesso di quanto tu creda, anche a 30, 40 o 50 anni capitano momenti di crisi intensa in cui arrivi persino a pensare odio il mio lavoro, vorrei cambiare lavoro ma non ho la minima idea di che lavoro fare d’altro.
Magari hai annusato l’odore di cassa integrazione. O magari, peggio, ci sei finito dritto dentro senza neanche avere il tempo di capire cosa stava succedendo.
Oppure ti ritrovi a 35, 45 o 55 anni che ti guardi allo specchio e ti vedi così spento, così stressato, così insoddisfatto da chiederti chi mai te l’abbia fatto fare di prendere la strada che hai preso fin qui.
E allora ti sfreccia un’idea attraverso al cervello… “E se cambiassi? Se provassi a cambiare completamente vita, lavoro, tutto?”
Un’idea che seppellisci praticamente subito perchè, neanche il tempo di finire di pensarla, che arrivano come un tornado tutti i: “Ma sei cretino? Di questi tempi? Oggi già tanto averlo un lavoro, cosa ti metti in testa?”
Soprattutto se è tanto tempo che fai lo stesso tipo di lavoro e soprattutto se è da tanto tempo che hai seppellito i tuoi sogni nel cassetto però, capire come trovare il lavoro giusto per te può non essere affatto semplice.
Non va meglio agli studenti, da poco usciti dall’università, che ben presto si accorgono che fra le tante cose che non ti insegnano a scuola, c’è quella di come capire qual è il lavoro giusto per te!
In questo articolo quindi voglio aiutarti a fare chiarezza così che tu possa procedere nella ricerca con la mente lucida e sgombra da dubbi.
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Trovare il lavoro giusto: più facile cercare un ago nel pagliaio?
Da sempre la regina delle domande di chi si rivolge a me per una consulenza di carriera è COME CAPIRE IL LAVORO GIUSTO PER ME? Sempre ammesso che ne esista uno, ovviamente.
La realtà è che questa domanda parte da un presupposto sbagliato. O meglio, più che sbagliato in assoluto, è sbagliato perchè non è più vero oggi.
Lo era forse un tempo, ma non lo è assolutamente più oggi.
Un tempo poteva aver senso pensare in termini di trovare il lavoro giusto come quella professione che più si avvicinava alle tue caratteristiche personali.
John Holland ad esempio, uno dei padri “fondatori” dei principi su cui si basano i tradizionali percorsi di orientamento (ahimè tuttora!) considerava che esistessero 6 macro categorie di individui e che, a seconda di queste macro categorie di appartenenza, si poteva “facilmente” individuare il lavoro giusto per la singola persona. Ad esempio chi rientrava nell’ambito “sociale” era una persona adatta all’insegnamento, a lavori di “aiuto” vari, al customer service.
Non trovare il lavoro giusto può essere una benedizione
Qual è il problema di questo modo di guardare la realtà?
E’ presto detto.
60 anni fa, ai tempi di Holland, esisteva un numero finito e limitato di lavori. Perciò la probabilità di riuscire ad allineare le caratteristiche personali con un tipo di professione erano molto alte.
E soprattutto, se avevi delle buone credenziali scolastiche, essendo il mercato del lavoro in espansione, la probabilità di trovare un posto in quel settore era tendenzialmente a tuo favore.
Oggi invece:
>> l’80% delle professioni NON ESISTEVANO 50 anni fa e, peggio che mai, le persone NON SANNO CHE ESISTONO.
>> il mercato del lavoro è in contrazione – si creano meno posti di quanti ne servirebbero – e poichè le persone (non sapendo che i lavori sarebbero molti di più) continuano a competere per la solita manciata di professioni, affrontano una competizione selvaggia, da cui pochi eletti riescono a salvarsi.
Se non stai riuscendo a capire quale lavoro è giusto per te, molto probabilmente sei davanti alla più grande opportunità della tua vita: fermarti, mettere tutte le carte in tavola, scompigliarle, guardarle una ad una e immaginare che lavoro vorresti fare davvero.
Esatto, hai capito bene. Che lavoro faresti se non dovessi avere il problema delle bollette da pagare? Che lavoro faresti se non avessi nessun problema di soldi?
Attenzione, ho detto LAVORO, non cazzeggio. So che può essere affascinante l’idea del tanto chiaccherato internet lifestyle in cui (sembra) tu possa vivere beato con il pc in una mano e un mojito nell’altra, mentre il tuo sguardo si allunga languido sulle viste di una meravigliosa spiaggia tropicale.
Sto parlando invece, seriamente, di aiutarti a capire QUALI sono i tuoi VERI TALENTI nascosti. Anzi, ancora meglio: di qual è il motivo per cui sei venuto qui sulla terra.
Sì, sono sconfinata nell’esoterico, lo ammetto. Io, quadrato ingegnere, sono sconfinata nell’esoterico. Ma lo faccio a ragion veduta.
Sono convinta che il lavoro sia una delle vie maestre per autorealizzarci come esseri umani in questa vita.
Non ho mai bevuto la storia che il lavoro è un mezzo per pagare le bollette, tenere la testa bassa e vivere una vita di schiavitù.
Certo, non è facile arrivare a capire qual è il lavoro giusto per te inteso come il lavoro per cui la tua anima risuona, il motivo per cui sei venuto ad esprimere il tuo potenziale in questa esperienza umana.
Ma quando ci riesci… oh mamma!
Non esiste poesia né vita migliore.
Trovare il lavoro giusto per te: non è un di più né un sogno
Uno degli ostacoli principali quando si sta cercando di capire qual è il lavoro giusto, è farsi limitare dalle mille paure e dai miliardi di sentito dire.
C’è la crisi, cosa vuoi cercare un lavoro giusto per te, accontentati di quello che trovi.
Non ho abbastanza esperienza per fare un altro lavoro, ho sempre fatto questo, mi devo accontentare.
Non so se esiste veramente un lavoro giusto per me, non so nemmeno bene io cosa vorrei.
Queste e mille altri pensieri possono bloccarti in partenza e renderti impossibile la ricerca.
Come si fa ad uscire dunque da questo circolo vizioso?
1) Smetti di pensare al “lavoro giusto” come alla “professione perfetta per te”. Hai l’80% di probabilità che il tuo “lavoro giusto” sia qualcosa che tu NEMMENO CONOSCI! Per forza che non riesci ad immaginarlo. Con ogni probabilità non sai nemmeno che esiste o, addirittura, non è ancora stato creato (e potresti essere tu il primo a crearlo…)
2) Smetti di pensare a trovare o cambiare lavoro. Questo è un modo di pensare vecchio e superato. Quello su cui devi imparare a focalizzarti è COSTRUIRE LA TUA CARRIERA, costruire la tua personale “nave del valore” con cui salpare sereno e sicuro verso il mare del lavoro, con la certezza che hai imparato a navigare così bene che nessuna tempesta potrà mai fermarti (come ad esempio questo ragazzo australiano multiplo dog sitter o la ragazza americana che si è inventata una ricca professione da “coccolatrice”)
Come vedi le soluzioni sono decisamente non convenzionali e di quelle che non senti in giro.
Personalmente trovo utili quanto spazzolarsi i capelli nel golfo di Trieste mentre soffia la bora, tutti quei siti e personaggi che ti propongono di insegnarti “il curriculum perfetto per trovare lavoro” o la strategia per “trovare il lavoro perfetto per te”.
Se non cambi paradigma, se non cambi i presupposti da cui parti, non potrai che continuare a schiantarti contro l’insuccesso di una vita lavorativa che è insoddisfacente e deprimente.
Considerato che di vita ne hai una sola e che al lavoro ci passi almeno un terzo del tuo tempo (stima al ribasso se consideriamo tutto lo stress che ti porti a casa o il tempo che passi in coda in tangenziale!) io credo che dovresti darti una possibilità.
Leggi anche: Come faccio a riconoscere se è il lavoro giusto per me
Trovare il lavoro giusto: 3 falsi miti che ti fanno affondare
Come in ogni cosa nella vita, anche per quanto riguarda il lavoro e la carriera ci sono alcuni falsi miti tanto comuni quanto duri a morire.
Quel che è peggio però è che questi falsi miti rischiano di compromettere in modo definitivo la tua possibilità di muoverti nel mondo del lavoro in modo efficace, vincendo le tue paure al solo pensiero di cambiare lavoro e impedendoti di realizzare la vita professionale che sogni e meriti.
Vediamo quindi quali sono i 3 principali falsi miti e come superarli per vincere con successo la tua battaglia verso la conquista di un vero “Lavoro che Vale”.
1. L’erba del vicino è sempre la più verde
Probabilmente il mito più diffuso di tutti è l’idea che altri là fuori abbiano lavori in cui non devono faticare quanto te; o in cui guadagnano molti più soldi di te; o sono capaci di contribuire di più e meglio di te; o hanno più gratificazione per i loro sforzi… e in generale se la passano molto meglio di te.
Se anche a te – soprattutto spulciando la bacheca di Facebook…! – capita di pensarla in questo modo, con ogni probabilità stai sottostimando la tua reale situazione lavorativa.
Per come ho visto ri-valutare e ri-considerare le persone che si rivolgono a me per affrontare un percorso di Riqualificazione Professionale, la maggior parte di noi ha in realtà sotto le proprie mani molto più oro di quanto creda.
So che in questo momento può sembrarti impossibile, ma se sai come guardare con occhi nuovi la tua stessa realtà, cambiare lavoro può diventare non solo semplice ma anche molto sorprendente.
Nel senso che quando impari come valorizzarti meglio e come COMUNICARE al meglio il tuo VERO valore, facendo leva in modo ottimale sugli strumenti che la tecnologia e il web mettono a disposizione (no, un profilo Linkedin NON rientra in questo modo “ottimale”!), tutto cambia drasticamente.
Quando affronti in modo sistematico le tue attuali capacità e competenze (no, non basta fare un “bilancio di carriera”, a meno che tu non voglia affrontare il mercato con la stessa irragionevole speranza di chi si mette a vendere ghiaccioli agli eschimesi) puoi scoprire modi assolutamente prima impensabili per ricostruire la tua carriera… anche senza necessariamente cambiare lavoro.
Lo stress e le pressioni che puoi provare in questo momento non sono inferiori a quelle di chi posta foto felici su Facebook.
Con un piano di carriera adeguato, potresti diventare molto in fretta tu la persona invidiata e ammirata per il prestigio e le soddisfazioni che ti dà il tuo lavoro.
Uno dei commenti che più spesso mi rivolge chi segue i miei percorsi è “Non avevo mai realizzato quante possibilità ho in realtà a portata di mano”
Quando lavori in modo sistematico alla ristrutturazione della tua “casa professionale”, ti accorgerai che in realtà ci sono molte più cose che ami fare, porti molto più valore e hai un potenziale di autorealizzazione molto maggiore di quello che credevi.
2. Ci sono delle competenze migliori di altre
Non so quante volte mi è stato chiesto “Quali competenze/studi sarebbe meglio che io facessi per migliorare il mio lavoro/ fare carriera/ diventare un manager?”
Oppure “Dovrei forse prendermi un nuovo titolo/master/laurea per cercare di diventare...”
E’ come se la gente desse per scontato che c’è una specie di “proiettile magico” o un kit di strumenti tutto-in-uno, una specie di coltellino svizzero o un talismano capace di proteggerli dalle maree dell’economia, così da assicurare loro un futuro sicuro dalla disoccupazione e una strada certa verso una carriera scintillante.
E la cosa particolare è che quando io rispondo “Ok, ma tu in che cosa sei particolarmente bravo? Che cosa vuoi DAVVERO?”, tipicamente ricevo uno sguardo senza parole.
La realtà è che NON esiste nessun “proiettile magico”, nessun insieme di competenze speciali e particolari che si possa applicare in qualunque situazione o che tutti possano ugualmente sviluppare nella speranza che questo assicuri loro un miglior lavoro.
Al giorno d’oggi più che mai uno stesso ruolo professionale comporta in realtà competenze e specializzazioni diverse a seconda della specifica azienda se non dello specifico ufficio addirittura.
L’unico tipo di conoscenza che ti può aiutare in questo nuovo burrascoso mondo del lavoro è COME riuscire a cavalcare le onde mentre peschi i tuoi pesci, non quale tipo di pesce è più probabile riuscire a pescare!
Anche ammesso che esistesse un tipo di pesci-lavoro più “pescabili” di altri, se non sai come fare per navigare il mare in burrasca senza farti travolgere dalle onde… è inutile.
Le onde possono avere la forma di un collega più agguerrito, di uno più giovane, di una fusione aziendale che spazza via il management precedente, di una delocalizzazione all’estero quando tu non puoi muoverti dal posto in cui sei, del fallimento improvviso di un’azienda, della sparizione di un’intera categoria di prodotti – come è successo con le videocassette o i dischi in vinile, giusto per fare due esempi scontati.
Quindi, l’unica cosa che DEVI saper fare se vuoi avere successo nel mondo del lavoro oggi e non solo restare a galla ma addirittura navigare i mari in burrasca con sicurezza e certezza di riuscire comunque a portare a casa le tue reti piene, è come costruire e mantenere attivo il tuo Piano di Gestione di Carriera.
3. C’è un lavoro perfetto per me, da qualche parte… ma io non riesco a trovarlo
Arrivati a questo punto non mi resta che ricordarti che, per cambiare la tua situazione professionale esistono tanti modi:
- Rinunciare a priori e rassegnarti ad una vita di stress e fastidi, fino a che la vita non farà al posto tuo e ti darà uno sgradevole, inaspettato e doloroso benservito al quale non sei preparato
- Passare ogni minuto del tuo tempo a rimuginare su quanto vorresti cambiare ma non sai come farlo, non sai se farlo, non sai come dirlo a casa perchè rischi che ti cavino gli occhi solo a sentirtene parlare… e alla fine ricadi tristemente anche tu al punto 1.
- Ti affidi a chi è passato su questa strada prima di te, ne è venuto fuori con successo (parola di ex-frustrato ingegnere-ma-volevo-fare-altro) e ha messo a punto un sistema facile, ripetibile, passo-dopo-passo in cui tu non hai nulla da inventare e niente per cui stressarti. Solo una serie di esercizi e di strumenti da replicare e usare a tuo favore.
Per saperne di più clicca sull’immagine qua sotto. Alla prossima!
4 commenti su “Come trovare il lavoro giusto anche se non hai idea di cosa vorresti”
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