Questa mail fa parte di un ciclo di 3 mail per accompagnarti con riflessioni e spunti durante uno dei periodi energeticamente più potenti per qualunque trasformazione: la primavera.
Se non l’avessi letta, qui trovi la mail precedente.
Come al solito, in fondo alla mail, trovi anche il link per partecipare alla masterclass #premium di domani. Buona domenica
Abbiamo parlato nella scorsa mail dell’importanza fondamentale di riconoscere la ciclicità nelle nostre vite e assecondarla, anziché contrastarla.
E abbiamo detto che uno degli errori principali che possiamo fare contro la nostra realizzazione professionale è l’idea che abbiamo in testa del “come dovrebbero essere le cose”.
Si tratta di un modo di pensare antico come l’uomo, anzi come il cervello dell’uomo.
Noi umani infatti, a differenza di ogni altra forma del regno animale, abbiamo una parte di cervello – la corteccia prefrontale – che ci permette di pensare, immaginare, sognare.
E questo è bellissimo.
Peccato però che, per dirla con una metafora, la potenza di calcolo di questa parte del nostro cervello sia come quella di una piccola console per videogiochi portatile.
Mentre tutto il resto del nostro cervello (oltre l’85%) è di natura istintiva e semiautomatica.
Ma ha una forza di calcolo equivalente ai computer-cervelloni del CERN, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle…
Quindi: quando consciamente decidi di andare in una direzione, imposti il tuo comando sulla piccola console per bambini. Ma metti caso che nel computer-cervellone ci sia impostato un comando completamente diverso, anzi opposto (cosa che succede assai spesso!)… che succede?
Esatto: il “come dovrebbero essere le cose” vince 10 a 0 sul come tu vorresti che fossero le cose.
Sembra una partita persa in partenza, lo so. Ma non disperare.
C’è modo per vincerla. E passa per l’insegnamento del famoso mito dell’Araba Fenice, quell’uccello leggendario presente in molti miti dei popoli antichi che, dopo la morte, risorge dalle proprie ceneri.
Proprio il fatto che “risorge dalle proprie ceneri” indica la capacità di ritornare a vivere facendo leva sulle proprie risorse e sulla propria volontà diventata più forte di fronte alla tempesta degli eventi.
Qui sta esattamente la chiave di volta di ogni percorso di trasformazione professionale (oltre che personale):
1. La capacità di fare leva sulle TUE risorse
2. La tua volontà incrollabile di trovare la tua “vocazione”, il tuo IKIGAI, oltre ogni resistenza esterna.
Per rinascere, per fiorire professionalmente dovrai per forza di cose “bruciare” qualche parte del tuo passato.
Ma bruciarlo e basta è uno spreco inutile.
Hai bisogno di imparare a fare come l’Araba Fenice: brucia MA risorge DALLE ceneri di ciò che è stato.
Detta in altro modo, l’errore più grande che puoi fare è quello di non valorizzare adeguatamente ciò che sei stato e ciò che hai fatto in passato per il rifiuto di una situazione oggi insopportabile.
Ricominciare da capo è una strategia estremamente poco efficace, anche se nel mondo là fuori sembra essere l’unica opzione possibile al “rimango dove sono e sopporto”.
Ma non deve per forza essere così.
Non se hai le 3M dalla tua parte…
Ma di cosa siano le 3M ne parleremo nella prossima mail.
Nel frattempo vieni domani, lunedì 7 marzo ore 18 alla nostra masterclass per imparare come fare tesoro di tutto questo nel percorso di scoperta e realizzazione del tuo IKIGAI.
Ti aspettiamo!
Erica, Francesca e Alessandra
Founders di AzioneIKIGAI.com
PS: Il link per partecipare alla masterclass lo ricevi se sei membro #Premium. Se ancora non lo sei e vuoi salire a bordo, puoi farlo in qualsiasi momento (👉 www.azioneikigai.com) . Se dovessi leggere questa mail anche dopo la giornata di oggi non ti preoccupare, la registrazione della masterclass sarà comunque sempre disponibile per te nella tua area riservata, finché sceglierai di rimanere abbonato al percorso #premium
PPS: Se ancora non hai chiarissimo cos’è un IKIGAI e perché è così importante averne uno, trovi una spiegazione dettagliata qui www.azioneikigai.info