Non riuscire a cambiare lavoro può diventare un problema per la salute?

Non riuscire a cambiare lavoro

Non riuscire a cambiare lavoro, soprattutto se ti stressa a morte, può diventare un problema per la tua salute e la tua vita.

Se stai cercando di cambiare lavoro è perché evidentemente la situazione in cui ti trovi ti provoca ansia e stress. La scienza ha dimostrato ormai da tempo che lo stress da lavoro è una delle cause principali dello stress a cui ogni giorno siamo sottoposti. Non riuscire a cambiare lavoro quando proprio non ne puoi più diventa così un aggravante ulteriore.

Quando non riuscire a cambiare lavoro può diventare un problema

I motivi per cui può succedere di non riuscire a cambiare lavoro sono diversi. In alcuni casi sono motivi quasi “fisiologici” dovuti al particolare momento storico in cui viviamo. È il caso di chi ha chiaramente già maturato pienamente la scelta del voglio cambiare lavoro, ha le idee molto chiare sul che lavoro fare invece, ha già iniziato una ricerca attiva di nuovo lavoro ma è in stand by perché ancora non riesce a trovare un nuovo lavoro. In queste circostanze è solo l’impazienza a giocare brutti scherzi e renderti nervoso.

Ma se hai una strategia efficace e un piano d’azione per come trovare lavoro, se ti stai già muovendo in maniera organizzata e hai le idee chiare, allora forse devi solo lavorare un poco sul fattore pazienza. Lo so che quando arrivi al punto di non poterne più del tuo lavoro, l’unica cosa che vorresti è mettere fine a questa tortura. Agitarti nervosamente ed entrare nel loop dei pensieri negativi stile oddio ma perché non riesco a cambiare lavoro, non ti servirà a nulla.

Molto meglio chiederti piuttosto: ma sto facendo veramente tutto quello che è in mio potere per riuscire a cambiare lavoro o non sto forse lasciando qualche pezzo per strada?

Ad esempio una delle situazioni che più spesso mi trovo ad affrontare nella mia attività di career coach è che le persone, pur sapendo che dovrebbero impegnarsi in alcune attività specifiche di ricerca lavoro attiva, in realtà è come se si muovessero con il freno a mano tirato.

A volte è questione di timidezza, a volte di vera e propria paura di non aver preso la decisione giusta.

Azione IKIGAI
Ingegneria di carriera

Chi ha il problema di non riuscire a cambiare lavoro infatti, molto spesso ha un dubbio alle spalle più o meno consapevole: ma faccio davvero bene a cambiare lavoro? Non sarà che se cambio lavoro ci perdo anziché guadagnarci? E se cadessi dalla padella alla brace?

Questi sono tutti dubbi più che leciti ma che creano una paura di fondo che annebbia le tue decisioni. Per questo è così fondamentale avere un piano di riqualificazione professionale, un percorso fatto su misura per te e che ti guida a capire qual è la strategia migliore nella tua particolare situazione di vita.

Non riuscire a cambiare lavoro a 30 anni è cosa ben diversa infatti che trovarsi a non riuscire a cambiare lavoro a 50.

Non riuscire a cambiare lavoro partendo da una posizione manageriale di alto livello è cosa molto diversa che non riuscire a cambiare lavoro partendo da una mansione di basso profilo e con nessun’altra esperienza ulteriore.

Per questo devi fare molta attenzione ai consigli più o meno spassionati che puoi ricevere quando cominci a lamentarti con amici e parenti di non riuscire a cambiare lavoro. La maggior parte dei consigli che vengono dati normalmente sono inefficaci e possono lasciarti frustrato e confuso più di quando hai cominciato.

Se non riesci a cambiare lavoro, occhio ai sintomi

La primissima cosa da fare per capire se la tua salute sta cominciando ad essere a rischio a causa del fatto che non stai riuscendo a cambiare lavoro è chiarirti sul vero motivo per cui non ci stai riuscendo.

Quando il non riuscire a cambiare lavoro è solo una questione di tempo e logistica ma tu in realtà sai perfettamente di aver fatto tutto quello che è in tuo potere, allora con ogni probabilità starai vivendo situazione di impazienza, fastidio, insofferenza. Hai presente tua madre spazientita quando doveva ripeterti per la milionesima volta di studiare? Ecco, una cosa di quel genere.

Chi non riesce a cambiare lavoro ma ha le idee chiare a sufficienza può anche provare qualche momento di preoccupazione sul fatto che sia realmente la scelta giusta. Ma di base sa dentro di sè che quella è la cosa da fare e quindi le emozioni principali, i sintomi del suo disagio, somigliano appunto al nervosismo.

Quando invece il non riuscire a cambiare lavoro dipende dal fatto che più o meno consapevolmente in realtà non hai ancora deciso dentro di te se fare veramente il grande passo allora i sintomi sono diversi.
In questo caso molto probabilmente avrai sintomi di ansia e pensieri tormentosi ricorrenti che non ti lasciano dormire. Le tue energie vengono risucchiate nel lavorio continuo che fa la tua mente, indecisa fra i pro e i contro di cambiare lavoro.

Se questa è la tua situazione, ecco qualche utile consiglio per te.

Quando qualcosa di così importante come la tua carriera è ad un punto di non ritorno, non c’è niente di meglio di sedersi davanti a Google con una bella tazza di caffè in mano e cercare di capire il modo migliore di muoverti, giusto?

Io sono stata la regina delle ricerche su internet quando cercavo di cambiare carriera. Ho letto libri, fatto quiz di personalità, letto articoli, fatto esercizi di autoindagine al limite della sopravvivenza…

Ma dopo anni di esperienza e dopo aver finalmente capito come far funzionare davvero la mia carriera nella direzione dei miei sogni anziché in quelli degli altri – o delle “apparenti” poche disponibilità del mercato – sono arrivata alla conclusione che c’è un sacco di spazzatura su internet.

E quando si tratta di cambiare lavoro, questo tipo di spazzatura rischia di rinforzare le tue credenze negative, alimentare pericolosi falsi miti e tenerti bloccato per anni.

Ecco quindi le 3 principali domande che normalmente ti consigliano di fare ma che invece non faranno altro che buttarti fumo negli occhi. Ti spiego perchè e come girarle invece a tuo favore.

1) “Sai cosa vuoi di diverso?”

Se conosci la mia storia sai che ho passato ANNI a disperarmi perché sapevo di NON voler fare l’ingegnere ma NON sapevo cosa avrei voluto fare d’altro.

Guardavo con terribile invidia quei (pochi in verità) fra i miei amici che avevano sempre saputo cosa volevano fare e lo facevano con grande soddisfazione.

Mi pareva di essere stata derubata dal destino che a differenza loro non mi aveva fornito nessun “gene” preciso che mi dicesse: questa è la strada della tua vita.

Ci sono quelli che fin da piccoli sanno che vorranno fare il medico, l’astronauta, l’apicoltore o che altro e poi lo fanno davvero, con piena soddisfazione per tutta la vita.

Io NO.

Ho cercato per anni…

Ho fatto psicanalisi. Ho seguito corsi di psicosintesi. Ho fatto corsi di Yoga estremo nelle più piovose montagne del nord Italia. Ho fatto camminate sul fuoco. Ho meditato. Ho visualizzato. Ho letto non so quante centinaia di libri.

Ma NIENTE.

A me non veniva proprio in mente cosa diavolo avrei voluto fare d’altro.

Sì, c’erano delle cose che mi piacevano, ma non sembravano assolutamente interessare al mercato. Pensare di trasformarle in un lavoro o di trovare qualcuno che mi pagasse per farlo sembrava impossibile.

E poi, solo molti anni di sofferenza dopo, ho capito.

Oggi più che mai NON esiste la possibilità di conoscere a priori che cosa d’altro vorresti fare.

Per due semplicissimi motivi:

  1. Il mondo è drasticamente cambiato. Non ci sono più lavori-scatola predefiniti. O meglio, ce ne sono sempre meno e ce saranno sempre meno. Il mercato è totalmente diverso, in continua evoluzione e questa, per noi “incerti” è una grandiosa notizia. L’importante è sapere come usare questa situazione a nostro vantaggio.
  2. Sei molto probabilmente una tipologia di persona “eclettica”: ti piacciono tantissime cose, sei un creativo attratto dalle novità e questo può essere un grande punto a tuo vantaggio o la tua più grande condanna.

Questa cosa di fare “autoindagine” e cercare di capire DENTRO di te cosa vorresti, oggi è in realtà un grande trabocchetto. Perché con ogni probabilità tu attualmente conosci solo uno scarso 2-3% delle REALI possibilità che il mondo lavorativo di oggi propone.

Ed è impossibile che tu possa “immaginare”, cercando dentro di te con l’autoindagine, qualcosa che non sai che esiste.

Trovare quello che vuoi fare d’altro nella tua carriera NON è un processo teorico.

Certo ti è d’aiuto conoscere al meglio il tuo potenziale, dargli una lucidata e renderlo più attraente, saperlo comunicare al meglio, ma se aspetti di avere le idee chiare PRIMA di cominciare a muoverti verso un nuovo lavoro, puoi aspettare in eterno.

Questo non significa che tu debba buttarti nella prima occasione che ti capita sotto mano.

Significa però che hai bisogno di una chiara strategia che ti permetta di identificare nuove opportunità e valutarle in modo sicuro, per evitare di cadere dalla padella alla brace.

Quindi rifletti attentamente.

Fatti pure questa domanda. Ma NON aspettare di avere una risposta certa per cominciare il tuo cambiamento. Comincia ORA, con un PIANO d’azione ben preciso e strumenti all’altezza della missione importante che stai per compiere.

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2. “Non starai sognando inutilmente?”

Oh… il fantasma del “Sii realistico”…

Chiunque abbia provato a dire a qualche parente che starebbe, forse meditando di cambiare lavoro completamente, si è sentito dire queste frasi.

“Sii realistico, hai un lavoro che paga bene, non hai più l’età per fare strani sogni, hai il mutuo, la famiglia da mantenere… dai retta a me, è solo la crisi di mezz’età. Fatti una dormita e vedrai che torni a vederci chiaro”.

Per quanto questi possano sembrare saggi, buoni consigli, c’è un grandissimo errore di fondo.

Nel senso che il “realismo” di cui si parla in questi casi è solo paura mascherata.

La paura degli altri che tu faccia realmente un cambiamento e conquisti veramente una condizione migliore, mettendo così in crisi la LORO vita stabilmente grigia e “normale”.

Il vero REALISMO viene invece dall’analisi di TANTE altre opportunità possibili – cosa che la maggior parte delle persone non ha la benchè minima idea di come si faccia, strategicamente e scientificamente.

Quindi sicuramente lasciare il tuo lavoro in azienda con stipendi e benefit a 40 anni per diventare un’astronauta è semplicemente irrazionale.

Non è la realtà che manca in questo caso, è proprio la logica. Perché ovviamente la carriera anche solo dal punto di vista fisico, necessaria per arrivare a fare l’astronauta è per forza di cose esclusa a priori, quando hai superato la soglia dei 40 anni.

Ma a 40 anni, a parte appunto qualche irrazionale limitato caso, hai in realtà ancora tutta la possibilità di cambiare vita e cambiare lavoro, in assoluta sicurezza, migliorando anzi le tue condizioni economiche e di soddisfazione, senza per forza dover ricominciare da capo.

Come?

Naturalmente con una strategia.

Devi sapere COME fare, QUANDO farlo, A CHI rivolgerti davvero (no, non sono né le agenzie di lavoro interinali né gli annunci di lavoro online), COME comunicarti alle persone che riesci a contattare e COME fargli arrivare chiaramente il tuo valore.

A maggior ragione se vuoi valutare un cambio drastico di professione o di settore o di condizioni lavorative è INDISPENSABILE che tu ti presenti armato fino ai denti nel mondo del lavoro.

Perché in effetti è NON reale dire che “cambiare lavoro a 40 anni” oggi è facile.

Non lo è oggi e lo sarà ancora meno domani o fra 10 anni.

Ma se cominci oggi a strutturare un piano d’azione, un piano di gestione per la tua carriera, è CERTO che arriverai molto più avanti e in condizioni molto migliori di quelle in cui sei oggi.

Quindi, anziché stare ad ascoltare chi ti dice di essere “realistico” ovvero tenerti bene aggrappato alle tue paure, sfida le tue conoscenze sul mondo del lavoro e scoprirai quante più possibilità esistono, se impari come cercarle.

3. “Ma siamo sicuri che sia il momento buono?”

Guarda, te lo dico già io.

NO.

NON è MAI il momento buono.

Perché la paura umana per il cambiamento ti farà SEMPRE sentire che non sei pronto, che non è il caso di rischiare, che forse hanno ragione gli altri che ti dicono che è solo la crisi di mezz’età e poi passa. Meglio piuttosto farsi l’amante che buttare una carriera di successo al diavolo.

La verità invece è che non c’è mai un momento buono per cambiare, non nel senso in cui il mondo lo intende. Non ci sarà mai un momento in cui ti sentirai completamente tranquillo e sicuro di passare il guado e puntare a qualcosa di nuovo.

Ci saranno sempre buoni motivi per rimandare.

Ma c’è anche sempre qualcosa che tu puoi fare ORA per lavorare al tuo piano di carriera, anche se resti comunque nel tuo buon lavoro di adesso perché meglio prima aspettare una promozione o avere più soldi da parte.

Se cominci però ADESSO a lavorare sul tuo piano di carriera,

  • conoscendo e studiando gli strumenti per muoverti al meglio nel mercato del lavoro,
  • imparando come comunicarti per migliorare la tua situazione professionale,
  • chiarendo quali sono i tuoi desideri e
  • conoscendo sistemi per ampliare le opportunità che al momento sei capace di vedere (e che sono solo una piccolissima parte di quelle che ci sono in realtà davvero nel mercato),

ti troverai molto presto ben più lontano di quanto sei ora.

Al punto che un giorno avrai così tante opportunità e così tanto senso di fiducia nelle tue capacità e nella tua nuova conoscenza del mercato che, anche se sentirai comunque un po’ di agitazione, avrai la forza, la voglia e il coraggio di saltare fuori dal nido e metterti a volare verso un nuovo, molto migliore lavoro.

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1 commento su “Non riuscire a cambiare lavoro può diventare un problema per la salute?”

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Erica Zuanon

Erica Zuanon

Ex frustrato Ingegnere-ma-volevo-fare-altro, oggi realizzata Content Strategist, Career Coach & Innovation Trainer, guido Aziende e Lavoratori ad affrontare con successo e autorealizzazione le sfide del cambiamento lavorativo nel mondo 4.0 attraverso il metodo proprietario CREEA®. Autrice di Missione Lavoro e Un Lavoro che Vale, ho ideato il progetto Azione IKIGAI per sostenere chi è alla ricerca del proprio perché professionale ma non sa come fare. 

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