Cosa richiede (davvero) il mondo del lavoro oggi

il mondo del lavoro oggi

Il mondo del lavoro oggi sta subendo un cambiamento su scala globale: da un lato stiamo assistendo alla nascita di nuove professioni, dall’altro tante stanno scomparendo o diventando obsolete.

Il mondo del lavoro oggi vede scoperte nuove ogni giorno: secondo il World Economic Forumil 65% dei bambini che oggi vanno a scuola svolgerà dei lavori che ad oggi ancora non esistono. Secondo l’Institute for the Future (IFTF) la cifra si attesta addirittura all’85%.

A questo si è aggiunto l’effetto dirompente e inaspettato della pandemia che ha impresso cambiamenti e accelerazioni ancora ulteriori al mondo del lavoro.

E’ difficile dire come si evolverà in futuro il mercato del lavoro perché nel breve periodo sarà molto condizionato da quello che è successo. Ci sono comunque dei temi chiave che tutte le aziende dovranno affrontare nel prossimo futuro: sono i temi dei nuovi lavori che stanno emergendo, dei nuovi modelli di organizzazione del lavoro (dato che l’emergenza Covid ci ha costretto a rivedere alcune strutture organizzative), quelli dei nuovi sistemi di remunerazione welfare. Un altro tema importante sarà quello del ricambio generazionale perché molte aziende hanno ormai un’età molto alta e quindi c’è bisogno di un rafforzamento nei processi di sostituzione, così come in quelli della sostenibilità, della salute e della privacy”. (Gianluca Spolverato, avvocato e socio fondatore dello studio legale WI LEGAL)

La generazione dei nuovi nati comincia a mostrare gli effetti della mutazione genetica che la crisi economica in cui stiamo stagnando da ormai più dieci anni deve invariabilmente portare chiunque, pena l’estinzione: se per i nostri genitori lavorare significava “portare a casa la pagnotta”, per le nuove generazioni lavorare e avere successo DEVE necessariamente portare con sè anche la Felicità, un senso di scopo e autorealizzazione. 

E sarà sempre di più così, perché il mondo del lavoro oggi è “in crisi” rispetto ai vecchi modi di pensare, ma spalanca le porte a chi, invece, porta innovazione, entusiasmo, passione e creatività. Tutti ingredienti che è impossibile avere, se pensi a “portare a casa la pagnotta”. 

Mentre per le precedenti generazioni l’obiettivo era utilizzare il lavoro come strumento per garantirsi una stabilità economica tramite un’occupazione, sempre più persone stanno capendo l’opportunità di costruire il proprio futuro lavorativo basandosi sulle proprie competenze, talenti e abilità, anziché aspettare di trovare un’azienda che li adotti fino alla pensione.

A trovare più complessa la sfida sono i meno giovani: alle prese con una velocità di cambiamento per la quale non sono preparati, con una richiesta del mercato crescente in ambito tecnologico e digitale, la sfida per chi vuole o deve cambiare lavoro a 40 anni o 50 o anche oltre, può risultare molto impervia.

Come il Covid sta cambiando il mondo del lavoro oggi

Secondo un sondaggio di Enterprise Technology Research (ETR) la percentuale dei lavoratori da remoto dovrebbe raddoppiare nel 2021 rispetto al 2020. Un altro recente sondaggio di Gartner CFO, ha rivelato che oltre i due terzi (74%) delle aziende intervistate prevedono di adottare il lavoro a distanza in modo permanente anche dopo la fine della crisi del Covid-19.

Le competenze digitali sono diventate e sempre più diventeranno prerequisiti necessari e con un grado di complessità crescente.

Dalla comparsa della pandemia, praticamente tutti, in misura maggiore o minore, hanno sperimentato il passaggio a un modo di lavorare completamente remoto o quanto meno ibrido.

E per quanto la flessibilità che lo smart working ha creato porti grandi benefici nella qualità della vita, passare a questa modalità di lavoro non è stata semplice e non lo è tutt’ora.

Lavorare in remoto o in modalità ibrida significa cambiare a 360° il modo di concepire il lavoro per come la maggior parte di noi l’ha vissuto fino ad oggi.

Riqualificare le persone per lavorare a distanza è una sfida complessa ed è solo appena iniziata.

Le competenze tecniche sono il grande ostacolo su cui questa sfida si trova quasi sempre ad infrangersi.

Secondo un sondaggio effettuato da ManpowerGroup in Italia il 37% delle aziende ha difficoltà nel trovare lavoratori con le giuste competenze. I motivi principali di questa difficoltà sono:

  • mancanza di esperienza,
  • mancanza di competenze tecniche 

Il mondo del lavoro oggi si muove sempre più rapidamente verso il digitale, l’intelligenza artificiale, l’automazione industriale. E in tutto questo le aziende faticano sempre più a colmare le posizioni più tecniche.

repubblica su il mondo del lavoro oggi

Le competenze richieste dal mondo del lavoro oggi

Per stare al passo coi tempi, nel mondo del lavoro oggi non sono più sufficienti le competenze verticali specifiche della propria professione.

Per riuscire a lavorare efficacemente in modalità remota o ibrida ad esempio serve dimostrare di sapersi autogovernare, gestire al meglio il proprio tempo, pianificare l’operatività in modo più autonomo e proattivo.

Serve poi dimostrare di disporre di competenze trasversali o soft skills, sempre più richieste nelle aziende.

Secondo una recente indagine di Forbes, tra le competenze trasversali più richieste al lavoratore ideale nel mondo del lavoro oggi, post pandemia ci sono:

  • flessibilità
  • creatività e innovazione
  • pensiero critico per saper distinguere informazioni necessarie e vere dal mare magnum delle fake news e informazioni non necessarie
  • leadership – grande classico che non manca mai
  • impegno alla formazione continua, l’unico modo per poter rimanere costantemente a passo coi tempi

A queste competenze sono poi naturalmente da aggiungere competenze tecniche più specifiche, in particolare:

  • competenze tecnologiche per affiancare adeguatamente la trasformazione digitale che è accelerata enormemente a causa della pandemia, automazione e intelligenza artificiale incluse
  • competenze digitali e IT: non solo per chi svolge professioni verticali in quest’ambito. Sempre più saranno richieste competenze “trasversali” in ambito web e digital marketing
  • competenze di data analysis ovvero la capacità di capire e anticipare tendenze del mercato

Il mondo del lavoro del futuro è solo per nerd e tecno-lovers?

A questo punto il dubbio è più che lecito. Stando a quanto dicono ricerche e statistiche, la tecnologia è il nuovo must del futuro. Ma se nelle tue corde questa proprio è assente?

Se sei una persona che al solo vedere uno schermo di computer per più di mezz’ora viene mal di testa? Se ami la natura, l’arte, la creatività, l’espressione libera?

No. Non devi emigrare su un altro pianeta, fortunatamente.

E te lo dice una che è partita con una passione – frustrata dalla mancanza di risultati economici – per la musica e l’arte.

La cosa bella del mondo del lavoro oggi è che i confini tra le professionalità sono sempre più labili. E questo crea immensi oceani blu di opportunità prima impensabili:

  • lo psicologo esperto in user experience;
  • l’ingegnere che si occupa di tracciabilità della filiera della pesca e può passare gran parte del suo tempo su una barca in riva al mare;
  • il creativo che con qualche competenza digitale può conquistare una delle mille professionalità del web oggi tanto richieste;
  • l’amante della scrittura che può iniziare una carriera nel copywriting

per non parlare di tutto l’immenso mondo del “green”, dell’economia circolare, del mondo della sostenibilità ambientale.

La lista potrebbe andare avanti a lungo e anzi ti invito ad esplorare il mondo con occhi nuovi, alla scoperta di lavori ibridi che – non appena comincerai a cercarli – non tarderai ad incontrare sempre più numerosi.

Nel nostro percorso Azione IKIGAI dedichiamo una parte settimanale dei contenuti e approfondimenti proprio su questo tema del lavoro ibrido. Perché sviluppare la capacità di guardare il mercato del lavoro oggi con occhi nuovi è un requisito fondamentale per avere risultati e puntare a realizzarti professionalmente in modo soddisfacente.

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Erica Zuanon

Erica Zuanon

Ex frustrato Ingegnere-ma-volevo-fare-altro, oggi realizzata Content Strategist, Career Coach & Innovation Trainer, guido Aziende e Lavoratori ad affrontare con successo e autorealizzazione le sfide del cambiamento lavorativo nel mondo 4.0 attraverso il metodo proprietario CREEA®. Autrice di Missione Lavoro e Un Lavoro che Vale, ho ideato il progetto Azione IKIGAI per sostenere chi è alla ricerca del proprio perché professionale ma non sa come fare. 

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