Cambiare lavoro è sfidante a qualsiasi età ma cambiare lavoro a 45 anni, proprio nel mezzo del tuo percorso professionale è una scelta che porta con sé parecchi pesi e valutazioni importanti da fare.
A 45 anni hai più responsabilità da considerare ed è molto probabile che tu ti senta esitante nel rischiare di lasciare un lavoro stabile per una prospettiva incerta. Certo è che a 45 anni sei a circa due decenni nella tua carriera. E se hai continuato a lavorare nello stesso lavoro con cui hai cominciato, hai sicuramente maturato una grande esperienza a questo punto.
Ma se stai facendo queste considerazioni è perché il tuo lavoro in questo momento non funziona per qualche motivo. Magari non ami particolarmente quello che stai facendo, il tuo lavoro ti stressa o magari proprio odi il tuo lavoro ma non hai idea di che lavoro fare d’altro. O probabilmente hai realizzato che non puoi andare oltre il punto in cui sei per far carriera e, a dispetto del fatto che ami quello che fai, non vuoi rimanere bloccato in un vicolo cieco.
Magari il tuo lavoro è troppo noioso o magari hai un sogno nel cassetto che non hai ancora avuto il coraggio di tirare fuori e adesso senti che se aspetti ancora non lo realizzerai mai più.
Potresti essere preoccupato che sia ormai troppo tardi cambiare lavoro a 45 anni. E anche se può sembrare scontato, in realtà non è mai troppo tardi.
Questo non significa che cambiare sarà semplice o che ci riuscirai senza grande impegno e sforzo. Il cambiamento è duro, anche se sei preparato molto bene.
Figurati se non ti prepari però!
Di certo però, andare a lavorare ogni giorno facendo qualcosa che non ami e non è gratificante, è molto più difficile. Pesare i pro e i contro del cambiare lavoro a 45 anni può aiutarti a prendere la decisione migliore.
I pro di cambiare lavoro a 45 anni
Se come molti hai in programma di andare in pensione a 65 anni, ti restano ancora 20 anni di lavoro nel tuo futuro. Anche se dovesse prenderti un paio d’anni per prepararti per una professione completamente diversa, hai comunque due decenni da spendere in una carriera soddisfacente, se tutto va secondo i piani.
E se, per motivi economici, dovrai lavorare anche oltre i 65 anni, sarai grato di poter lavorare facendo qualcosa che ami.
Cambiare lavoro ti permetterà di migliorare la tua vita, la tua salute e le tue relazioni. Non solo essere in un lavoro sbagliato è stressante ma decidere se cambiare lavoro può essere sopraffacente. Una volta che stabilisci cosa farai, probabilmente ti ritroverai presto molto sollevato.
- A quest’età il tuo grado di autoefficacia ti darà sicuramente più fiducia e questo ti può aiutare a cambiare più facilmente.
- Anche se avrai bisogno di una nuova formazione per passare ad una nuova carriera, hai comunque ancora 25 anni da lavorare come minimo, quindi è un investimento che vale la pena
- Un buon cambiamento di carriera ben fatto può portare grandi benefici alla tua salute e alle tue relazioni
- Puoi fare leva sulla tua attuale esperienza nelle competenze trasferibili.
I contro di cambiare lavoro a 45 anni
A 45 anni hai con ogni probabilità diverse responsabilità che potrebbero rendere il cambiare lavoro a quest’età più difficile che cambiare lavoro a 30 anni.
A 45 anni più probabilmente hai ancora figli giovani di cui sei responsabile. Potresti aver comprato una casa di recente e avere un mutuo da pagare.
Le spese di una persona tra i 35 e 44 anni sono mediamente più alte di quelle che hanno sulle spalle le persone dai 25 ai 34 anni (stima della CNN Money).
- Gestire il cambiamento se hai ancora bambini piccoli in casa può comportare cambi di equilibri difficili
- La paura di non riuscire a guadagnare abbastanza per coprire le spese del mutuo
- Potrebbe servirti del tempo per prepararti per una nuova carriera
- O potresti aver bisogno di continuare a lavorare a tempo pieno mentre ti prepari per una nuova carriera
5 domande da farti prima di decidere di cambiare lavoro a 45 anni
Oltre a valutare i pro e i contro della possibile scelta, è importante che tu valuti anche questi punti:
1. Quanta formazione di riqualificazione ti serve per poter approdare al nuovo lavoro che desideri?
2. Puoi sostenere il costo di un cambiamento di carriera? In questa voce devi considerare come costo anche il tempo e le risorse che dovrai dedicare per cercare un nuovo lavoro, fare colloqui, formarti, farti conoscere per procurarti nuove opportunità.
3. Hai il supporto e sostegno della tua famiglia? Questo è un punto molto delicato. Avere tutti contro all’interno della propria famiglia può essere un freno enorme. Attenzione, non parlo ovviamente di eventuali genitori contrari alle tue scelte dalla notte dei tempi. Se sei ancora bloccato da questo tipo di rifiuto a 45 anni… la cosa può essere decisamente grave e richiedere magari un colloquio con qualche specialista in psicologia. Diverso il discorso di avere contro tua moglie/marito. Limitarti a pensare di andare per la tua non è mai una buona soluzione. Rinunciare per le resistenze degli altri, nemmeno. È quindi fondamentale che tu coinvolga i tuoi cari nella tua valutazione: molto spesso le loro resistenze sono in realtà lo specchio delle tue stesse resistenze. Affrontando le loro, anziché chiuderti a riccio, ti aiuterà a capire e radicare meglio la tua scelta.
4. Qual è l’età tipica delle persone che lavorano nel campo che stai valutando? A volte portiamo con noi un sogno irrealistico che non si è accorto del passare degli anni. Pensare di diventare una ballerina professionista o un astronauta a 45 anni è invariabilmente troppo tardi. Sono due esempi esagerati ma rendono bene l’idea. Non demordere però: quasi certamente esiste un modo per “scomporre” il tuo lavoro ideale di un tempo in modo tale da convertirlo in qualcosa di attuale che ti dà la soddisfazione che aspetti da sempre.
5. Quanto tempo può essere necessario per diventare una persona stimata e qualificata nella tua nuova carriera? Si tratta in questo caso di capire quanto le tue competenze trasferibili possano portare con sé anche la stima e il riconoscimento nel nuovo lavoro: un periodo di gavetta è normale, ma a 45 anni non puoi pensare di fare gavetta per 10 anni.
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Come cambiare lavoro a 45 anni senza farti male
Se decidi di fare questo cambiamento, sii determinato a scovare la via che permetta a questo cambiamento di adattarsi alla tua attuale situazione di vita. Muoverti in questo modo, evitando i gesti plateali di buttare il cuore oltre l’ostacolo e mollare tutto dalla sera alla mattina, ti richiederà più tempo e sforzo inizialmente, ma ti eviterà di farti male. Non hai idea di quante persone si sono rivolte a me perché a 45 anni, presi da un raptus di insoddisfazione hanno fatto il gran gesto e dato le dimissioni senza avere un piano B. E poi si sono trovate senza rete di sicurezza, la forza del gesto plateale si è consumata in un attimo e loro si sono ritrovati nel panico per non avere più un lavoro e per la paura di aver fatto una scelta sbagliata.
Ricerca, ricerca, ricerca: l’unica strada certa se vuoi cambiare lavoro a 45 anni senza fare danni
Per tutto quello che abbiamo detto fin qui, la cosa più importante da fare è fare un’analisi preliminare di te stesso ma anche e soprattutto del mercato, prima di fare qualunque scelta azzardata.
Un bilancio di competenze può essere, in questo caso di grande aiuto per aiutarti a chiarire e imparare quanto di più sui tuoi interessi, il tuo tipo di personalità, le tue attitudini e i tuoi valori professionali.
Quello che scopri di essere e amare a 45 anni potrebbe essere piuttosto diverso da quello che sarebbe emerso se avessi fatto questa valutazione quando eri più giovane. Perciò, se ti ricordi di aver fatto un bilancio di competenze quando magari eri alle superiori o al college non stare a preoccuparti di ripescare quello che era venuto fuori. Rifallo semplicemente una seconda volta. Una volta che avrai completato questo passo ti ritroverai con una lista di possibili opzioni.
Prenditi il tempo necessario per esplorare le possibili alternative della tua lista e poi unisci i pezzi in modo intelligente. Il risultato del bilancio di competenze potrebbe indicare che una certa professione sarebbe l’ottimale per te, sulla base delle tue caratteristiche. Ma a 40 anni hai altre cose da considerare. Ad esempio le tue responsabilità economiche che potrebbero non lasciarti abbastanza risorse per formarti o studiare per una completamente nuova professione.
Certo che hai ancora oltre 20 anni di vita lavorativa davanti, ma pensare di avere davanti a te ancora diversi anni di preparazione prima di poter passare al tuo nuovo lavoro può non essere la scelta migliore. Se vuoi cambiare lavoro in modo piuttosto rapido, cercane uno che non richiede troppa preparazione o formazione particolari.
Inoltre ricordati che non è sufficiente ciò che pensi di conoscere del mondo del lavoro e del mercato in cui ti muovi. È indispensabile fare una ricerca molto approfondita su ciò che realmente propone il mercato e soprattutto su tutto ciò che costituisce un problema latente per le aziende del tuo settore. Problemi a cui tu sai di poter dare risposta.
Fai leva sulle tue esperienze lavorative precedenti
Una delle cose migliori a riguardo degli anni di lavoro che hai accumulato fin qui è che hai un sacco di esperienza.
Potresti a questo punto giustamente chiederti che cosa te ne fai dell’esperienza in un lavoro che è diverso da quello che stai pianificando di andare a fare.
La risposta è molto semplice: le tue competenze trasferibili. Sono quelle abilità e talenti che hai acquisito fin qui ma che puoi usare anche in un altro lavoro. Sono competenze trasversali o soft skills per la maggior parte delle volte, ma possono esserci anche delle competenze hard skills che si possono trasferire da una professione ad un’altra con un minimo di adattamento.
La mia laurea in ingegneria ad esempio mi ha resa molto disinvolta nel guardare tabelle, grafici, complessi fogli di lavoro e numeri. Questa competenza si è rivelata preziosa nella mia professione come SEO copywriter. Il mestiere del copywriter non ha niente a che vedere con l’ingegneria elettronica.
Da una parte si scrive. Dall’altra si realizzano circuiti elettronici.
Eppure la competenza di analisi tecnica e numerica dell’ingegneria è risultata preziosa nella mia nuova professione. Come sono risultati preziosi i lunghi anni di esperienza nel settore dei sistemi di gestione: la capacità di gestire progetti e processi complessi si è rivelata di grande aiuto nel mio nuovo mondo da Content Manager, anche se l’oggetto su cui applicarla è completamente cambiato.