Ho sbagliato a cambiare lavoro: cosa faccio adesso?

ho sbagliato a cambiare lavoro

<< Ho sbagliato a cambiare lavoro, mi sembrava fosse la scelta più giusta da fare ma ora non ne sono più affatto sicura. Sono andata via dal mio lavoro perché volevo crescere professionalmente e non mi sentivo soddisfatta. Pensavo che nel lavoro che facevo avevo imparato abbastanza. Ho cambiato, mi sono allontanata da casa ma il clima lavorativo dove sono ora mi fa stare male. Il lavoro è più interessante ma ogni giorno penso che sarei dovuta rimanere nel vecchio lavoro con i miei ex colleghi e vicino a casa. Mi sono lasciata molto bene con i miei ex capi ma non so se ho il coraggio di scrivergli per tornare indietro. Dopotutto ho scelto io di andare via e ne ero convinta. Sono solo 6 mesi che sono nel nuovo lavoro ma so già che non voglio rimanerci…>>

Ho sbagliato a cambiare lavoro ma non ne potevo più

Questo è il tipico caso di cui spesso parlo nei miei articoli sul cambiare lavoro: il pericolo di cadere dalla padella alla brace che diventa realtà. Già quando decidi di cambiare lavoro avendo le idee molto chiare non puoi comunque sapere con assoluta certezza se il nuovo lavoro sarà esattamente come sembra o si nascondono delle insidie inaspettate. Ma di sicuro, quando scegli di cambiare lavoro solo sull’onda dell’insoddisfazione, perché magari sei arrivato ad un punto in cui odi il tuo lavoro o magari perché ormai sei ad un livello di stress da lavoro insopportabile, allora il rischio di fare passi falsi è molto alto. E dopo un passo falso la cosa più probabile è ritrovarti, la testa fra le mani, a rimpiangere perché “Ho sbagliato a cambiare lavoro!”.

Ho sbagliato a cambiare lavoro ma non so se tornare indietro

<<Dopo 5 anni in un’azienda ho deciso di cambiare, l’ho fatto un po’ “di pancia”…rapita dalla nuova opportunità che mi offriva un’azienda più grande, in una città nuova a due ore di macchina da casa mia.

Sono un paio d’anni che al lavoro mi annoiavo e pur avendo amici e famiglia la mia vita era diventata di una monotonia che mi rendeva infelice.

insomma, avevo voglia di cambiare.

Dopo aver accettato di là però sono iniziati i dubbi, uno fra tutti:

Ho paura che la posizione che andrò a ricoprire nella futura azienda sia meno spendibile in un’eventuale ricerca di lavoro futura.
Sono stata molto “superficiale” credo, ho valutato solo la bellezza dell’azienda e la possibilità di cambiare vita, ma non il contenuto del lavoro, che dovrebbe essere la cosa più importante.

Ho dato per scontato che, visto che l’azienda è più grande e bella, anche il mio lavoro sarebbe stato più interessante e spendibile, ma forse non è così.

Cosa faccio ora? purtroppo non posso tornare indietro, ma ho tanta, tanta paura…>>

Questa storia mostra uno dei lati più vulnerabili di chi vuole cambiare lavoro: una valutazione incompleta e la sensazione di aver fatto i conti senza l’oste.

A volte, presi come siamo dal malessere per un lavoro che non vale, che non ci realizza o non ci soddisfa come vorremmo, finiamo per fare scelte azzardate, guidate dall’impulsività del disagio che stiamo vivendo. Ma come spiego nell’articolo Cambiare lavoro: come decidere e cosa fare per non sbagliare, scegliere sull’onda dell’impulsività è un grosso rischio.

Nelle fasi di reattività infatti non solo tendiamo a vedere le cose in modo distorto, ma viene a mancare quella preziosa capacità umana di ponderare i pro e i contro, di analizzare con distacco e valutare le vere opzioni disponibili.

Ma se sei qui è perché il pensiero del HO SBAGLIATO A CAMBIARE LAVORO si è ormai installato nel tuo cervello peggio di un virus informatico. Cosa fare quando arrivi a questo punto? Rimanere comunque dove sei e fartela andare bene? Mettere l’orgoglio sotto terra e provare a tornare indietro?

La mia risposta è: DIPENDE.

Mi spiego meglio.

CASO A) Se sai di non aver fatto tutte le valutazioni al meglio, come nella storia di poco fa, allora prima di muovere qualsiasi altro passo è fondamentale che tu cambi strategia: chiedi una consulenza di carriera, fai un bilancio di competenze per il lavoro, consulta un career coach, cerca un corso per capire come mettere a punto il tuo piano di carriera. L’importante è che tu metta in discussione quello che hai fatto fin qui in modo razionale, non solo emotivo.

Non basta piangere sul latte versato. Anzi è del tutto inutile. Molto meglio accusare in modo maturo la sconfitta e imparare bene la lezione: nel mondo del lavoro oggi non ci si muove a caso, ci si muove con STRATEGIA.

CASO B) Se invece avevi fatto tutte le tue valutazioni per bene prima di cambiare, hai scelto con consapevolezza e chiarezza ma poi ti sei reso conto che la realtà in cui sei finito è molto diversa da quello che ti avevano proposto, allora il mio consiglio è:

1. ACCETTARE.

Lo so è difficile, ma sbagliare fa parte del percorso evolutivo di ognuno. Se avevi fatto le tue valutazioni al meglio, visto che nessuno ha la sfera magica, non hai nulla da rinfacciarti. Come dicono gli americani “Shit happens”, le cose sgradevoli capitano. Rimanere a lungo nell’auto rimprovero del “ho sbagliato lavoro” non è ti è minimamente utile. Accetta e soprattutto passa al punto 2.

2. CAPISCI LA LEZIONE.

Qui è dove puoi davvero trovare il punto di svolta per la tua vita lavorativa (ma non solo). Il lavoro non è semplicemente qualcosa che ti serve per pagare le bollette, è una delle vie principali per l’autorealizzazione. E se hai fatto la tua valutazione attentamente prima di cambiare, il fatto che tu sia finito in un nuovo lavoro insoddisfacente, forse significa che c’è una “lezione” per te da imparare. Parlo di una lezione “dell’anima”, passami il termine.

Se non credi all’anima va bene uguale, credi a Dio, credi all’universo, credi alla tua coscienza superiore, poco importa. Personalmente non riesco a credere che noi umani siamo solo un mucchietto di carne e ossa senza un soffio “divino”. Ecco, quel soffio divino molto spesso ci spinge verso direzioni apparentemente sgradevoli perché vuole in realtà risvegliarci, richiamarci a ricordare che siamo ben più che mucchietti di carne e ossa ma esseri divini che stanno vivendo un’esperienza umana.

Quando cominci a guardare alla vita e alle disavventure sul lavoro da questo punto di vista, potresti scoprire potenziali tanto enormi quanto inaspettati.

3. CREA UN PIANO D’AZIONE.

Il più fervido dei sogni è inutile senza un piano per trasformarlo in azione. Metti insieme i cocci, accetta la situazione, capisci la lezione, progetta la tua uscita dalla situazione insoddisfacente in cui sei. L’hai già fatto una volta, lo puoi fare.

Lo so, potresti essere preoccupato del fatto che se ho sbagliato a cambiare lavoro una volta potrei sbagliare anche la seconda volta. Potresti pensare che con il mercato in crisi in cui siamo sia difficile trovare un nuovo lavoro, che forse dovresti accontentarti e fartela andare bene.

Ma non è così. La vita è troppo breve per fare il lavoro sbagliato e se non pensi tu ad orientare continuamente verso il meglio la tua carriera, la vita potrebbe essere una maestra ben più severa. Quindi non ti dare per arreso, dimentica le tue paure, rimboccati le maniche e ricomincia a pianificare il tuo prossimo lavoro migliore.

Training Elite
Ingegneria di carriera

Tutti sbagliamo, ma le persone di successo sanno farlo meglio

Tutti sbagliamo e sbagliare è una parte importante del processo di apprendimento. Ma le persone che imparano dai propri errori rapidamente sono quelle che più hanno successo.

“Mai tornare indietro”. Never go back: 10 errori che non devi mai ripetere. E’ questo il titolo del libro scritto da tal Dr. Henry Cloud, psicologo clinico, nel giugno 2014, in cui racconta la sua scoperta relativamente a certi “risvegli” che le persone hanno – nella vita e nel lavoro – che una volta avuti fanno sì che non ritornino mai più indietro nel vecchio modo di fare le cose. E quando questo succede, non sono più le stesse persone. In altre parole, hanno imparato la lezione.

Anni fa presi una cattiva decisione nel business che mi portò ad un’interessante discussione con il mio mentore”, dice il Dr. Cloud. “Avevo imparato una lezione importante nel modo più duro, e lui mi rassicurò dicendo: La cosa buona è che una volta imparata questa lezione in questo modo, non tornerai più a ripetere lo stesso errore.”

Mi sono dunque chiesto quali siano le comprensioni chiave di ‘risveglio’ che le persone di successo attraversano e che fanno sì che diventino le persone di successo che sono. Ho cominciato a studiare queste persone e il loro percorso di vita nel corso degli anni”. 

Sebbene la vita abbia parecchie lezioni da insegnare ad ognuno di noi, il Dr. Cloud ha osservato 10 “porte principali”, 10 schemi di apprendimento che tutte le persone di successo attraversano, metabolizzano e su cui non tornano mai più indietro.

Quindi: se vuoi avere successo, un ottimo modo per allenarti e fare strada più rapidamente, potrebbe certamente essere quello di imparare queste 10 lezioni prima che la vita te le sbatta in faccia nella maniera più dura!

Perciò, ecco i 10 step di maturazione che le persone di successo invariabilmente attraversano per arrivare ad essere ciò che sono.

ho sbagliato a cambiare lavoro
ERRORE: Primo tentativo di imparare

Le persone di successo non tornano mai a..

1.   Ripetere quello che non ha funzionato

Che si tratti di un lavoro, una relazione andata a male, non dovremmo mai ritornare indietro sui nostri passi, aspettandoci che “stavolta andrà meglio”. Prima cerca di cambiare qualcosa in te, poi tenta di nuovo. Mai tornare indietro e riprovarci tal quale.

2.  Fare qualcosa che richiede loro di essere qualcuno o qualcosa che non sono

Quante volte facciamo le cose solo perchè gli altri hanno delle aspettative su di noi, per evitare di avere problemi, per il quieto vivere. E, così facendo, abdichiamo ai nostri sogni e alla nostra vita?
Ecco, le persone di successo sanno che questa è una cosa da evitare assolutamente. Chiediti sempre “Perchè sto facendo questo? Per chi lo sto facendo? Ho scelto e voglio davvero questo?”
Chiaramente ci sono cose che non vorremmo ma che dobbiamo fare lo stesso, perchè sappiamo che ci sono utili. Ma sceglierlo consapevolmente è un modo molto diverso che semplicemente farlo perchè “non ho il coraggio di fare diversamente”.

3.  Provare a cambiare le persone

Quando realizzi che non puoi forzare nessuno a fare qualcosa, prendi coscienza della sua individuale libertà e gli permetti di esperire le sue conseguenze. Ma soprattutto, così facendo, trovi la libertà tu stesso. Naturalmente questo non significa vivere passivamente: è giusto spingere, credere, lottare con entusiasmo per ciò che desideri. E’ giusto agire da leader per attirare le persone verso la tua – si spera giusta! – causa. Ma poi bisogna imparare a lasciare gli altri liberi di fare ciò che vogliono.

4.  Credere di dover piacere a tutti

Una volta che capisci che è davvero impossibile piacere a tutti, cominci a vivere la tua vita secondo il tuo personale scopo e senso, impegnandoti a costruire relazioni positive con chi sceglie di far parte del tuo percorso, senza doverti cambiare, trattenere o convincere del contrario

5.  Scegliere una comodità a breve termine a discapito di un beneficio a lungo termine

Una volta che le persone di successo riconoscono che quello che vogliono richiede degli step anche dolorosi, difficili da superare, non cercano di lenire quel dolore momentaneo ma ricordano e puntano con chiarezza alla loro meta. Vivere secondo questo principio è una delle principali differenze fra le persone di successo e quelle che invece non hanno successo, nella vita e nel lavoro

6.  Credere a qualcosa o qualcuno che sembra perfetto

E’ naturale per noi essere attratti da cose e persone che sembrano “incredibili”. Adoriamo l’eccellenza e dovremmo sempre cercare di raggiungerla. Dovremmo seguire le persone che sono davvero grandemente impegnate e di successo in ciò che fanno, ma quando qualcuno o qualcosa è “troppo bello per essere vero”, con ogni probabilità è proprio così! Nessuno e niente nella vita è mai perfetto in valore assoluto. Tutto è imperfetto, niente nella vita è senza un qualche difetto e se così sembra… meglio stare attenti.

7.   Togliere gli occhi dal quadro più grande

Funzioniamo meglio emozionalmente e portiamo migliori risultati nelle nostre vite quando riusciamo a vedere “il grande disegno”, il quadro più grande. Per le persone di successo niente mai li distoglie abbastanza a lungo dal loro grande disegno. I vincitori se lo ricordano ogni singolo giorno della loro vita e lo alimentano con il loro pensiero e la loro attenzione.

8.  Mancare di disciplina

Non importa quanto bella e facile possa sembrare la loro vita dal di fuori, è solo grazie ad un continuo, profondo, diligente e onesto impegno che si può realizzare ciò che si vuole.

9.  Mancare di chiedersi perchè sono dove sono

Una delle più grandi differenze fra le persone di successo e gli altri le prime si chiedono sempre che ruolo stanno giocando nella situazione in cui si trovano. Detto in altro modo, non si permettono MAI di pensare a se stessi come vittime, ma fanno sempre in modo di essere parte consapevole di ciò che sta succedendo loro.

10.  Dimenticare che la loro vita interiore determina il loro successo esteriore

La vita felice e di successo a volte ha molto poco a che fare con le circostanze esterne. Noi siamo felici e realizzati più di ogni altra cosa da ciò che siamo dentro. Le ricerche lo hanno più volte dimostrato. La nostra vita interiore contribuisce ampiamente a produrre moltissimi – se non quasi tutti – i nostri risultati esteriori.

E il viceversa è altrettanto vero: le persone che ancora stanno cercando di trovare successo in varie aree della loro vita possono quasi sempre – se cercano con attenzione – scoprire che questo dipende dal fatto che stanno ripetendo gli stessi errori in qualche area.

Tutti facciamo errori… anche e soprattutto le persone di successo. Ma quello che queste persone riescono a fare meglio degli altri è il riconoscere quali sono i percorsi che stanno causando quegli errori e non li ripetono più. In breve, imparano dal dolore degli errori, propri e degli altri.

Una buona cosa da ricordare è questa: il dolore in una certa misura nella vita è inevitabile, ma ripetere lo stesso errore-dolore due volte, quando potresti scegliere di imparare, formarti e fare qualcosa di diverso, questo sì è evitabile!

La scuola, la società, il precedente lavoro non ti ha certo insegnato come fare a cercare, quali strumenti utilizzare, cosa mettere a punto e perfezionare nella presentazione di te stesso al mercato in modo da aumentare le tue probabilità di successo.

E perdersi per strada è un attimo. Per questo motivo, insieme a due Career Coach colleghe straordinarie, abbiamo ideato AzioneIKIGAI, il percorso all in One che ti permette di avere allo stesso tempo: consulenza di carriera, strumenti all’avanguardia per la ricerca efficace di lavoro, esercizi quotidiani per trovare le risposte che cerchi riguardo al tuo futuro, dei coach esperti a cui chiedere consiglio e molto molto altro ancora.

Azione IKIGAI
Ingegneria di carriera

4 commenti su “Ho sbagliato a cambiare lavoro: cosa faccio adesso?”

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Erica Zuanon

Erica Zuanon

Ex frustrato Ingegnere-ma-volevo-fare-altro, oggi realizzata Content Strategist, Career Coach & Innovation Trainer, guido Aziende e Lavoratori ad affrontare con successo e autorealizzazione le sfide del cambiamento lavorativo nel mondo 4.0 attraverso il metodo proprietario CREEA®. Autrice di Missione Lavoro e Un Lavoro che Vale, ho ideato il progetto Azione IKIGAI per sostenere chi è alla ricerca del proprio perché professionale ma non sa come fare. 

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